Amava vederla sorridere. Vederla sorridere era la cosa più bella che gli potesse
capitare. Così raccontava Frank ai suoi amici.
Quel sorriso risvegliava i suoi sensi. Quelle labbra coloravano il suo mondo. Questo diceva Frank ai suoi amici. Era un sorriso come pochi. Incantevole da farti perdere la testa. Continuava Frank, con i suoi amici.
Un sorriso che illuminava gli occhi. Un sorriso che rendeva lei la numero uno in assoluto. Sottolineava Frank ai suoi amici.
Ma Frank non aveva amici. Almeno non dove si trovava. Era un uomo solo Frank. Solo e abbandonato. Sdraiato sul letto della sua stanza fissava il soffitto.
E quando i suoi amici entravano in quella stanza, lui spensieratamente ricordava di quanto fosse innamorato di quel sorriso.
Quel sorriso risvegliava i suoi sensi. Quelle labbra coloravano il suo mondo. Questo diceva Frank ai suoi amici. Era un sorriso come pochi. Incantevole da farti perdere la testa. Continuava Frank, con i suoi amici.
Un sorriso che illuminava gli occhi. Un sorriso che rendeva lei la numero uno in assoluto. Sottolineava Frank ai suoi amici.
Ma Frank non aveva amici. Almeno non dove si trovava. Era un uomo solo Frank. Solo e abbandonato. Sdraiato sul letto della sua stanza fissava il soffitto.
E quando i suoi amici entravano in quella stanza, lui spensieratamente ricordava di quanto fosse innamorato di quel sorriso.
Abbandonato e solo, Frank continuava a raccontare. Dimenticato e trascurato, Frank non rinunciava. No! Frank non avrebbe mai rinunciato al suo sorriso.
Che forse, non era mai esistito.
Che forse, non era mai esistito.
William Turner
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