Il
trucco
lasciato sulle lenzuola..
nero
nei
suoi
occhi,
linee
superbe
dalle
palpebre
addormentate.
Vedo
brillare
i
suoi
capelli
biondi
nell'oscurità
del
corridoio.
Il
cameriere
sta
bussando.
Non
sta
in
piedi,
sbronza
trascina
i
tacchi
appoggiandosi
al
muro,la
musica
in
sottofondo
la
confonde...
si
sente
la
pioggia
battere
sulle
vetrate.
Sirene
si
sentono
in
lontananza,
per
le
strade
la
gente
schiamazza..
questa
città
non
morirà
mai,
come
noi
non
moriremo
mai.
La
porta
è
ancora
lontana
e
il
cameriere
continua
bussare.
Accarezza
il
muro,
sa
di
sbagliare...
le
chitarre
stridono
in
sottofondo.
Dolcemente
si
china
sulle
ginocchia.
Il
cameriere
bussa
e
chiama
dall'altra
parte.
Apro
la
bottiglia
e
verso
da
bere.
Guarda
in
alto,
sente
l'amore
che
la
divora.
Non
c'è
nessuno
ad
aspettarla
a
casa.
Le
gocce
scivolano
sui
vetri
appannati.
Confusa,
si
lascia
trasportare
dai
ricordi
di
ciò
che
è
stato,
tra
le
coperte
e
i
caffè
affollati,
di
essere
importante,
anche
per
un
istante.
Si
alza
tra
i
turbamenti,
apre
la
porta.
Il
cameriere
fa
un
cenno..
non
capisce.
Lei
scappa
fuori
con
il
trucco
che
cola,
sul
viso
bianco
e
dolce
nonostante
tutto.
E
di
certo
lei
tornerà,
oh
si
che
tornerà....
non
si
perderà
mai
tutto
ciò.
Robert Witman
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