Sull'essere un uomo oggi

mercoledì 25 aprile 2012

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Ti svegli la mattina e sei già vuoto. In completa solitudine senti che la tua vita è come una continua caduta in un pozzo senza fondo.
Vorresti l'abbraccio di una donna che ti asciughi le lacrime. Perché? Potrebbe essere la solitudine. Potrebbe essere la frustrazione sessuale. Potrebbe essere qualsiasi altra cosa. Il fatto è che sei un uomo che ha i desideri di un bambino.
Ma non ti preoccupare, l'inettitudine è un male comune nella nostra società. È qualcosa che va glorificato.
Del resto l'ideale da raggiungere è quello del buon dormitore in pantofole. Il tuo interesse deve essere il calcio, che sia in televisione o sulla playstation è la tua passione. Non hai idee, non hai sentimenti. Ti serve un argomento di discussione neutro e nazionalpopolare. In più da piccolo ti piaceva quella roba e tu non sei mai cresciuto.
Devi fare il bravo, devi obbedire, se no tua moglie non ti dà la poppata. Quindi fai l'impossibile per tenerti un lavoro che ti fa schifo. E se te lo chiedono dici che ami il tuo lavoro, che il lavoro nobilita l'uomo. E altre minchiate del genere.
Continua a mentire, continua a fare il bravo. Non ascoltare quello che ti dice, non guardare chi è, non pensare a come amarla. Accontentati, pensa a come impressionarla. E a obbedire ad ogni suo capriccio. Alla fine a te serve solo la poppata. Senza la poppata è la fine!
Non dovresti essere così mediocre. Dovresti essere disposto a morire per proteggere le persone che ami, ma che t'importa? Mercoledì c'è la Champions!
E mentre vedo tutto questo schifo mi vergogno per la mia inettitudine, per l'incapacità di far risplendere la mia arte.
Si io sono diverso. Tutti siamo diversi, in realtà. Il fatto è che amiamo essere uguali e omologati nel cadere. Ma bisogna fermare la caduta. Più si va a fondo e più è difficile risalire.

Sydney Carton

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