Mi svegliai con i postumi della sbornia.. una sensazione poco
felice.
Sentii il bisogno di pisciare, così mi alzai e andai
in bagno. Pisciai.
Poi mi lavai le mani
e mi sciacquai la faccia con l’acqua fredda.
Pisciai di nuovo. Ma non cambiò molto.
Mi girava ancora la
testa e il mio cervello era fuso.. il mio
corpo era fuori uso.
Vedevo a stento. E se chiudevo gli
occhi perdevo l’equilibrio.
Non potevo rischiare.
Finii di pisciare. Tirai lo sciacquone e lavai nuovamente le
mani.
Poi mi guardai allo specchio e pensai: che brutta cera
ragazzo! Ma allo stesso mi sentii fortunato.
Ero solo in casa e nessuno poteva vedermi. Eravamo solo io e
il mio riflesso.
Era una lotta alla pari.
Avrei potuto anche vincere. Non successe.
Andai in cucina con l’intenzione di fare colazione.. così preparai
il caffè.
Attesi che la macchinetta facesse il suo lavoro. Finì.
Ero
pronto a bere il mio caffè.
Presi la tazzina e l’avvicinai alla bocca. Arrivò prima
l’odore.
Era forte. Sembrava buono.
Bevvi ma feci fatica.
Il mio stomaco era sottosopra, sconvolto. Ed io lo ero con lui.
Finii di bere il caffè. Ero disgustato. Non fu una buona
idea.
Mi salì una forte sensazione di nausea.
Avevo bisogno di vomitare. Avevo voglia di vomitare.
Ma era tardi. Non potevo fermarmi a pensare a qual’era la
cosa giusta da fare.
Trattenni il vomito e andai in camera.
Indossai i vestiti del giorno prima e uscii di casa.
William Turner
0 commenti:
Posta un commento