Non ero per niente stanco quella notte,
così restai alzato un po’ più del solito.
Non avevo idee sul cosa fare, così
accesi la tv con la speranza di trovare qualcosa di interessante da
vedere.
Non fu così. Spensi la tv.
Ero seccato, annoiato, ma dovevo fare
comunque qualcosa. Decisi di aspettare.
Aspettare era piacevole, non si faceva
fatica. E questo era molto importante.
Bastava avere un po’ di pazienza e
tanta immaginazione.... ed io ne avevo abbastanza di entrambe.
Scelsi di aspettare quindi, e scelsi di
farlo guardando fuori dalla finestra.
La vista dalla finestra della mia
camera è meravigliosa, sorprendente, profonda, invidiabile.
Ma era notte fuori, e la maggior parte
dei lampioni erano spenti. Le luci della città erano spente. "Che
cosa avrei potuto vedere? Cosa speravo di trovare?"
Il mio sguardo finì per fissarsi
sull’orizzonte. Era buio, era notte fonda. L’orizzonte non mi
mostrava niente. Quello che vedevo lo immaginavo.
Nell’atmosfera c’era solo il buio
della notte. C’era solo l’oscurità mischiata alla mia
immaginazione.
Niente era definito.
Non si vedeva niente. Non si sentiva
niente. Il silenzio era più forte di qualsiasi rumore.
Non una macchina, non un cinguettio di
uccelli. Non c’era niente fuori. Era come se il mondo si fosse
fermato. Era come se la vita e la natura si fossero fermati. E si
erano fermati con me.
Era bellissimo. Il tempo passava, i
minuti passavano, ed io stavo aspettando.
E lo stavo facendo alla grande.
William Turner
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