Ho vissuto la mia vita dedicandomi agli altri. Ai loro
pensieri, alle loro voglie, alle loro abitudini.
Ho passato la mia vita a fare dei problemi degli altri i mie
problemi. E ai miei problemi chi ci pensava?
Sono sempre stato un buon pensatore.
E forse pensare troppo
mi ha portato a non agire.
Ma non importava, perché io ero la persona adatta, giusta, quella che faceva comodo
agli altri.
Ero bravo ad ascoltare. Ero molto bravo.
Perché a differenza di altre persone mi soffermavo a quello.
Non giudicavo.
Una soluzione perfetta per chi voleva sfogarsi, confidarsi.
Avevano paura di confrontarsi con se stessi, così chiamavano
me. Era come parlare allo specchio.
Ma era dura guardarsi e ammettere le proprie colpe.
Sarebbero emerse subito.
Io invece ascoltavo, ascoltavo e basta. Era una vittoria
scontata la loro.
Era come buttare la
spazzatura.
Quando il sacchetto era pieno bastava portarlo giù.
Qualcuno prima o poi l’avrebbe portato via.
Così una volta confidatosi, erano vuoti, liberi, rimessi dai
loro peccati, pronti ad iniziare un qualcosa di nuovo.
Ed io, che ero bravo a pensare, ad ascoltare, ero pronto ad
accogliere un’altra vittima.
William Turner
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