Una ragazza strana. Diversa. Orgogliosa e intelligente. E qualcosa che si era scatenato dentro di me, senza sapere il perché. Qualcosa che mi faceva stare bene. Qualcosa che non ho più avuto.
E alla fine di tutto non capivo. Aspettavo il suo ritorno o almeno che qualcuno prendesse il suo posto. Niente. Ma non era questo, il problema.
È che la mia capacità di amare è totalmente scomparsa. Non vedo più l'amore come la più concreta forma di felicità, solo come una grande utopia. Con la consapevolezza del fatto che io l'amore potrei non averlo mai più. E che devo imparare a sbrigarmela da solo, questa cosa di imparare a vivere.
C'è un vuoto dentro di me. Non lo so. Se non so più amare. Se sono solo ferito e devo solo lasciare che il tempo scorra. Se sono una persona orribile che non merita nessun tipo di amore. Se sono tutte queste cose insieme. Se non è niente di tutto questo.
Un caro amico, compagno di risate e lunghi discorsi. Con una sintonia che si è persa e che non c'è modo di ritrovare.
Guardo indietro, vedo persone che hanno preso strade diverse dalla mia. Lei, lui, altra gente. Non tornerò indietro a seguire nessuno di loro. Seguirò solo la strada che ho davanti.
Oggi è il mio compleanno. Da qualche parte c'è una grande festa e io non sono stato invitato. E andrà bene così per loro, ma anche per me. Io non ho davvero nulla da festeggiare. Perché glorificare il passato, se ha prodotto un presente che fa schifo? Perché seguire persone che non vogliono essere seguite?
C'è solo da andare avanti. Per mettermi nella condizione di vivere ogni singola giornata al massimo, di godere della vita sempre e non solo un giorno all'anno. Per guardarmi indietro ed essere grato per quello che ho avuto. Senza rimpiangere mai quello che non c'è più.
Oggi è il mio compleanno. È un po' una giornata del cazzo perché ancora non sono abbastanza realizzato per poter essere fiero di me stesso quando mi guardo allo specchio la mattina. Passerà anche questa giornata marrone come sono passati le altre.
Comunque i Nirvana risentiti oggi non hanno più lo stesso sapore di un tempo. Up the Irons.
Sydney Carton
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