Il potere delle parole!

sabato 25 maggio 2013

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“Non trovi che sarebbe tutto più naturale e normale, e bellissimo, esprimere il fascino della bellezza che ti ha appena colpito? Che ti fa sentire vivo, e stupido, ma vivo. Perché tenersela per sé? Perché non renderle il giusto omaggio? Vedi, è un po’ come adesso.. Perché non dovrei confessare le tue grazie?”

          

                                William Turner

Jenny ed Io

sabato 18 maggio 2013

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Jenny era sempre sulle sue. Faceva fatica ad aprirsi e ad esprimere i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Ma una sera, sorprendendomi, mi fece una confessione. Dedicò del tempo a me, a noi, confidandosi e fregandosene di quello che potevo pensare o dire. Fui contento della cosa. L’ascoltai con piacere e con attenzione.  
"Sai Bill, è stato un periodo particolare questo. Per me dico. Ormai sono passati mesi da quando mi sono lasciata con Alex e tutto sembrava andare nel verso sbagliato. I ricordi e le notti passate a non dormire. I messaggi, le chiamate e le risposte sperate ma non ricevute. Tutto proseguiva senza una svolta. Andavo avanti col mio silenzio forzato, versando lacrime su lacrime senza freno. Ero innamorata. Ero fiduciosa. Ma poi Bill sai cos’è successo? Ho conosciuto una persona. E per la prima volta dopo tanto tempo, ho sentito che Alex non mi mancava. Ho avvertito il bisogno di sentire e vedere questa persona sempre di più. Mi faceva stare bene. Ed io ero contenta. Spontanea. Mi ero dimenticata di come ci si possa sentire in questi casi. Quando tutto è così normale e naturale. Ma adesso, mio caro Bill, questa persona vuole delle risposte. Vuole stare con me. Ma io ho paura. Non voglio soffrire di nuovo, capisci? Che faccio?? Uff…"
"Jenny.. sono contento che ti sia aperta così con me. Abbiamo sempre parlato te ed io ma..  oggi sento che è cambiato qualcosa. E sono contento di tutto quello che mi hai detto. Perché ho visto nei tuoi occhi qualcosa che non avevo mai visto. Eri serena mentre parlavi di questa persona, e di quello che hai provato nello stare con lui. Ma ho visto anche, come hai detto tu, tanta paura nel percorrere questo… sogno. Sei proprio cresciuta Jenny. Si vede da come ti poni. E sei particolarmente bella quando sorridi. Quei tuoi sorrisi pieni di felicità e dolcezza..  sono unici. Ecco perché sarò sincero con te. Ora ti dico cosa penso. Credo che se ci fosse davvero la possibilità di iniziare qualcosa di nuovo, e tu senti che è così, lo senti perché lo hai percepito, bè.. credo che tu debba farlo! Perché vedi, la paura ti può uccidere. Ma ti può anche far fare grandi cose. E raggiungere grandi risultati. È la paura di scoprire la possibilità di poter star bene di nuovo, che ci blocca e ci lega alle nostre certezze. Certezze che però, vivono attraverso un nostro ricordo. Ma la realtà è, che per aprire una porta bisogna chiuderne un'altra. Col rischio di stare male nuovamente. Di soffrire ancora. Ma pensa se poi, invece, fosse la felicità ad attenderci dall’altra parte.."


                                                         William Turner

Invitante come il veleno

lunedì 13 maggio 2013

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Vorrei spiarla nella sua intimità,
così che non possa avere possibilità 
di nascondere ciò che ha da offrire
Il profumo mi invita
Non posso farci niente
Sono demonio dentro di me!

                                                         G.

Open Heart Surgery

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Sono agitato e confuso. Stanco. Principalmente deluso. Da me stesso? Anche! Sorpreso? Si, troppo! Troppo per poter capire e percepire quale sia la via giusta da seguire. È troppo tempo ormai che non mi sento più a mio agio. Quella sensazione di spontaneità e naturalezza che mi caratterizzava è andata persa. Dove? Non lo so. Continuo a chiedermi, perché? Mi chiedo come sia credibile un mutamento del genere. Il non sapermi rispondere mi sta uccidendo. Non sapete quanto. È soffocante credetemi. Trattenere le parole, i respiri, quando se ne hanno milioni e milioni da dire. E infiniti da esaurire. Non ho più neanche la forza per piangere. Si, ogni tanto qualche lacrima scappa. Ma a quale scopo? Non faccio in tempo ad asciugarla che è già evaporata. Un mio caro amico un giorno mi consigliò di non pensare. Di non farmi domande. E che se questo fosse accaduto, di non spaventarmi, ma di darmi una sola e unica risposta. La prima. Accettarla e prenderla come vera. Ma è così difficile non pensare. Ed è molto più difficile rispondere. La verità fa male. Voi vi date mai le risposte giuste? O siete dei codardi come me?



                                   William ( cane pazzo ) Turner

Inside her love

mercoledì 8 maggio 2013

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La vedevo spesso sotto casa
Ognuno passeggiava per sè
Io perso nei miei sogni 
lei, nelle sue speranze

Quanti pensieri passavano nella mia mente
e chissà quanti, passavano nella sua

Camminavamo soli, ma qualcosa ci univa
Eravamo curiosi, impauriti
O forse, 
semplicemente dei sognatori

Ci scambiavamo sempre un sorriso quando ci incontravamo
Quanto amore in quel semplice saluto
Era sempre bello vederla sorridere


                                     William Turner

stralcio, ennesimo e inutile

sabato 4 maggio 2013

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Silenzioso e ben vestito mi avvio, passo dopo passo, al mio destino.
Un sorso di vino toglie il sapore
Un sorso di vino toglie il dolore
Ora, si tratta solo che tutto accada nella mia assoluta immobilità.

                                       g.


                                                                        

Ingegnoso

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Guardai la luna 
Mi feci travolgere dal bagliore della sua luce 
Un senso di benessere mi invase
Niente di particolare, vero?
La serenità a volte bisogna inventarsela



                                                              William 

Incontro

giovedì 2 maggio 2013

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Mi son perso nella tua postura, così ordinata e morale
parlavi con le mani giunte e le gambe chiuse

Non sono un mostro
ma forse così mi descrivono

Raccontami i misteri che ti circondano,
c'è molto che nascondi

La mia miseria fa paura a molti
non sai quant'è triste la mia storia
ma d'altronde, son sicuro, nessuno lo sa

Sorridevi alle mie battute, il tuo viso come lo zucchero
ma le mie erano tirate
come la corda all'impiccagione

Chinavi la testa d'un lato e mi guardavi
e io da miserabile come detto, mentivo a me stesso

Ti sto dando fastidio e lo so
ma ciò mi fa star bene
tanto la distanza è incolmabile, non ti preoccupare

Forse aspetto solo di esser cacciato,
mi vuoi cacciare?


                                                R.W.

come una cavalcata...

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Come una cavalcata
la vita va presa
Bruciare tutto per tutto
in una notte fredda
L'altra sera mi han detto di metter giudizio in ciò che combino
ma ormai l'ho perso
dietro il suo profumo
dietro una stella cadente
dietro un sogno che tramonta
Avanti!
vieni a vedere cosa c'è nella mia testa
poi potrai tirar le conclusioni


                                                               G.N.

Trasformazione di uno pseudoscrittore (Robert Witman/G.G. Nicotera)

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Quella sera avevo bevuto veramente tanto, birra e vino si mischiavano nello stomaco e il mio cervello era tutt'uno con le nuvole del cielo.
Uscii fuori dal circolino barcollando ed entrai in un vicoletto appartato, buio e silenzioso, per fare un goccetto di pipì. Una pisciata infinita!
Rimesso al suo posto dentro le mutande il bigol e tirata su la zip mi girai, ma la sbronza ebbe il sopravvento... BAM! Caddi col culo a terra come una mela marcia cade del ramo. Ironia della sorte, caddi nel mio stesso piscio.
Cazzo”, imprecai.
Cazzo cazzo cazzo!”, continuavo cercando di rialzarmi.
Avevo tutto il culo bagnato!!
Subito cercai nel buio il portafogli che era scivolato fuori dalla tasca nella caduta.
Cristo”, pensai, “per fortuna nessuno mi ha visto”.
Trovato il portafogli controllai subito se c'era tutto e se fosse asciutto. Tutto ok, se non per la carta d'identità... era l'unica cosa bagnata! La tirai fuori schifato per controllarla, la aprii e tutto era ben nitido, ma rabbrividii! Tutto combaciava tranne una cosa, il nome. Non c'era scritto Robert Witman, quel nome era scomparso! Al suo posto ne era comparso un altro, sconosciuto: Gee Gee Nicotera.
Ma che cazzo è successo??”, gridai stupefatto.
Quale oscura magia aveva fatto il mio piscio!
Girandomi intorno barcollante per la sbronza iniziai a gridare
Cos'è, lo scherzo del dio degli ubriaconi??”
Scoppiai a ridere, nella mia più totale allucinazione, quando dal nulla una luce bianca comparve davanti a me, misteriosa ma invitante dal profumo di fiori che la circondava.
Il primo pensiero che ebbi fu di essere morto... ma non mi sembrava plausibile, non potevo morire di certo nel mio piscio... quand'ecco che dalla luce sbucò una mano sottile e delicata.
In pochi secondi apparve una figura femminile, alta, snella, dal viso dolcissimo e rassicurante circondato da lunghi capelli dorati. Rimasi fermo, ipnotizzato. Sentivo la calma più assoluta nel corpo, i muscoli erano ora rilassati e il cervello tornato magicamente lucido.
Si avvicinò e mi diede una carezza.
“Dio santo!”, esclamai.
“Esatto, sono io”, rispose, “hai infilato la tua vita in un pozzo di densa pece da cui non puoi più risalire... ora ti darò una seconda possibilità, sarai Gee Gee Nicotera, non più Robert Witman, con questa vita ripartirai da zero!”
“Perché?”, risposi, “perché proprio a me questa possibilità?”
Il suo viso si fece esitante per qualche secondo.
“Con tutta franchezza, perché ho scommesso un dollaro che qualcosa nella vita avresti combinato, quindi...”
“Ma questo è barare”, rimproverai cercando di trattenere il sorriso.
“Be', chi sono io? Chi può tutto? Io son dio, io posso!”
Ci furono secondi di silenzio in cui con lo sguardo, quella stupenda donna, mi rimproverò.
“Comunque, prima di congedarmi però, ti dirò che non avrai più altre possibilità, capito?”
Annuii.
“Ah, prima che mi dimentichi!”
E alzando la delicata mano al cielo, mi tirò un malrovescio che mi staccò la mandibola dal resto del cranio per qualche secondo.
Poi avvicinandosi col suo grazioso viso al mio disse:
“e questo ti serva da lezione, non si mischia mai del buon vino con la birra! Addio, non deludermi!”
Dopodiché scomparve con la luce!!
Per la prima volta, da tempo, mi sentii bene, in pace con me stesso! Sarà stata la visione di Dio... dea... o chi cazzo fosse non so... ma stavo bene!