William Turner
Il potere delle parole!
“Non trovi che sarebbe tutto più naturale e normale, e
bellissimo, esprimere il fascino della bellezza che ti ha appena colpito? Che
ti fa sentire vivo, e stupido, ma vivo. Perché tenersela per sé? Perché non
renderle il giusto omaggio? Vedi, è un po’ come adesso.. Perché non dovrei confessare le tue grazie?”
Jenny ed Io
Jenny era sempre sulle sue. Faceva fatica ad aprirsi e ad
esprimere i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Ma una sera, sorprendendomi, mi fece
una confessione. Dedicò del tempo a me, a noi, confidandosi e fregandosene di
quello che potevo pensare o dire. Fui contento della cosa. L’ascoltai con
piacere e con attenzione.
"Sai Bill, è stato un periodo particolare questo. Per me dico.
Ormai sono passati mesi da quando mi sono lasciata con Alex e tutto sembrava
andare nel verso sbagliato. I ricordi e le notti passate a non dormire. I
messaggi, le chiamate e le risposte sperate ma non ricevute. Tutto proseguiva senza
una svolta. Andavo avanti col mio silenzio forzato, versando lacrime su lacrime
senza freno. Ero innamorata. Ero fiduciosa. Ma poi Bill sai cos’è successo? Ho conosciuto
una persona. E per la prima volta dopo tanto tempo, ho sentito che Alex non mi
mancava. Ho avvertito il bisogno di sentire e vedere questa persona sempre di
più. Mi faceva stare bene. Ed io ero contenta. Spontanea. Mi ero dimenticata di
come ci si possa sentire in questi casi. Quando tutto è così normale e
naturale. Ma adesso, mio caro Bill,
questa persona vuole delle risposte. Vuole stare con me. Ma io ho paura. Non voglio
soffrire di nuovo, capisci? Che faccio?? Uff…"
"Jenny.. sono contento che ti sia aperta così con me. Abbiamo
sempre parlato te ed io ma.. oggi sento
che è cambiato qualcosa. E sono contento di tutto quello che mi hai detto. Perché
ho visto nei tuoi occhi qualcosa che non avevo mai visto. Eri serena mentre
parlavi di questa persona, e di quello che hai provato nello stare con lui. Ma ho
visto anche, come hai detto tu, tanta paura nel percorrere questo… sogno. Sei proprio
cresciuta Jenny. Si vede da come ti poni. E sei particolarmente bella quando
sorridi. Quei tuoi sorrisi pieni di felicità e dolcezza.. sono unici. Ecco perché sarò sincero con te. Ora
ti dico cosa penso. Credo che se ci fosse davvero la possibilità di iniziare
qualcosa di nuovo, e tu senti che è così, lo senti perché lo hai percepito,
bè.. credo che tu debba farlo! Perché vedi, la paura ti può uccidere. Ma ti può
anche far fare grandi cose. E raggiungere grandi risultati. È la paura di
scoprire la possibilità di poter star bene di nuovo, che ci blocca e ci lega alle nostre certezze. Certezze
che però, vivono attraverso un nostro ricordo. Ma la realtà è, che per aprire
una porta bisogna chiuderne un'altra. Col rischio di stare male nuovamente. Di soffrire ancora. Ma
pensa se poi, invece, fosse la felicità ad attenderci dall’altra parte.."
William Turner
Invitante come il veleno
Vorrei spiarla nella sua intimità,
così che non possa avere possibilità
di nascondere ciò che ha da offrire
Il profumo mi invita
Non posso farci niente
Sono demonio dentro di me!
G.
così che non possa avere possibilità
di nascondere ciò che ha da offrire
Il profumo mi invita
Non posso farci niente
Sono demonio dentro di me!
G.
Open Heart Surgery
Sono agitato e confuso. Stanco. Principalmente deluso. Da me
stesso? Anche! Sorpreso? Si, troppo! Troppo per poter capire e percepire quale sia la
via giusta da seguire. È troppo tempo ormai che non mi sento più a mio agio. Quella
sensazione di spontaneità e naturalezza che mi caratterizzava è andata persa. Dove? Non lo so. Continuo a chiedermi, perché? Mi chiedo come sia credibile un
mutamento del genere. Il non sapermi rispondere mi sta uccidendo. Non sapete
quanto. È soffocante credetemi. Trattenere le parole, i respiri, quando se
ne hanno milioni e milioni da dire. E infiniti
da esaurire. Non ho più neanche la forza per piangere. Si, ogni tanto qualche
lacrima scappa. Ma a quale scopo? Non faccio in tempo ad asciugarla che è già
evaporata. Un mio caro amico un giorno mi consigliò di non pensare. Di non
farmi domande. E che se questo fosse accaduto, di non spaventarmi, ma di darmi
una sola e unica risposta. La prima. Accettarla e prenderla come vera. Ma è così
difficile non pensare. Ed
è molto più difficile rispondere. La verità fa male. Voi vi date mai le risposte
giuste? O siete dei codardi come me?
William ( cane pazzo ) Turner
Inside her love
La vedevo spesso sotto casa
Ognuno passeggiava per sè
Io perso nei miei sogni
lei, nelle sue speranze
Quanti pensieri passavano nella mia mente
e chissà quanti, passavano nella sua
Camminavamo soli, ma qualcosa ci univa
Eravamo curiosi, impauriti
O forse,
semplicemente dei sognatori
Ci scambiavamo sempre un sorriso quando ci incontravamo
Io perso nei miei sogni
lei, nelle sue speranze
Quanti pensieri passavano nella mia mente
e chissà quanti, passavano nella sua
Camminavamo soli, ma qualcosa ci univa
Eravamo curiosi, impauriti
O forse,
semplicemente dei sognatori
Ci scambiavamo sempre un sorriso quando ci incontravamo
Quanto amore in quel semplice saluto
Era sempre bello vederla sorridere
William Turner
stralcio, ennesimo e inutile
Silenzioso e ben vestito mi avvio, passo dopo passo, al mio destino.
Un sorso di vino toglie il sapore
Un sorso di vino toglie il dolore
Ora, si tratta solo che tutto accada nella mia assoluta immobilità.
Un sorso di vino toglie il sapore
Un sorso di vino toglie il dolore
Ora, si tratta solo che tutto accada nella mia assoluta immobilità.
g.
Ingegnoso
Guardai la luna
Mi feci travolgere dal bagliore della sua luce
Mi feci travolgere dal bagliore della sua luce
Un senso di benessere mi invase
Niente di particolare, vero?
La serenità a volte bisogna inventarsela
William
Incontro
Mi son perso nella tua postura, così ordinata e morale
parlavi con le mani giunte e le gambe chiuse
Non sono un mostro
ma forse così mi descrivono
Raccontami i misteri che ti circondano,
c'è molto che nascondi
La mia miseria fa paura a molti
non sai quant'è triste la mia storia
ma d'altronde, son sicuro, nessuno lo sa
Sorridevi alle mie battute, il tuo viso come lo zucchero
ma le mie erano tirate
come la corda all'impiccagione
Chinavi la testa d'un lato e mi guardavi
e io da miserabile come detto, mentivo a me stesso
Ti sto dando fastidio e lo so
ma ciò mi fa star bene
tanto la distanza è incolmabile, non ti preoccupare
Forse aspetto solo di esser cacciato,
mi vuoi cacciare?
R.W.
parlavi con le mani giunte e le gambe chiuse
Non sono un mostro
ma forse così mi descrivono
Raccontami i misteri che ti circondano,
c'è molto che nascondi
La mia miseria fa paura a molti
non sai quant'è triste la mia storia
ma d'altronde, son sicuro, nessuno lo sa
Sorridevi alle mie battute, il tuo viso come lo zucchero
ma le mie erano tirate
come la corda all'impiccagione
Chinavi la testa d'un lato e mi guardavi
e io da miserabile come detto, mentivo a me stesso
Ti sto dando fastidio e lo so
ma ciò mi fa star bene
tanto la distanza è incolmabile, non ti preoccupare
Forse aspetto solo di esser cacciato,
mi vuoi cacciare?
R.W.
come una cavalcata...
Come una cavalcata
la vita va presa
Bruciare tutto per tutto
in una notte fredda
L'altra sera mi han detto di metter giudizio in ciò che combino
ma ormai l'ho perso
dietro il suo profumo
dietro una stella cadente
dietro un sogno che tramonta
Avanti!
vieni a vedere cosa c'è nella mia testa
poi potrai tirar le conclusioni
G.N.
la vita va presa
Bruciare tutto per tutto
in una notte fredda
L'altra sera mi han detto di metter giudizio in ciò che combino
ma ormai l'ho perso
dietro il suo profumo
dietro una stella cadente
dietro un sogno che tramonta
Avanti!
vieni a vedere cosa c'è nella mia testa
poi potrai tirar le conclusioni
G.N.
Trasformazione di uno pseudoscrittore (Robert Witman/G.G. Nicotera)
Quella sera avevo bevuto
veramente tanto, birra e vino si mischiavano nello stomaco e il mio
cervello era tutt'uno con le nuvole del cielo.
Uscii fuori dal circolino
barcollando ed entrai in un vicoletto appartato, buio e silenzioso,
per fare un goccetto di pipì. Una pisciata infinita!
Rimesso al suo posto
dentro le mutande il bigol e tirata su la zip mi girai, ma la sbronza
ebbe il sopravvento... BAM! Caddi col culo a terra come una mela
marcia cade del ramo. Ironia della sorte, caddi nel mio stesso
piscio.
“Cazzo”, imprecai.
“Cazzo cazzo cazzo!”,
continuavo cercando di rialzarmi.
Avevo tutto il culo
bagnato!!
Subito cercai nel buio il
portafogli che era scivolato fuori dalla tasca nella caduta.
“Cristo”, pensai, “per
fortuna nessuno mi ha visto”.
Trovato il portafogli
controllai subito se c'era tutto e se fosse asciutto. Tutto ok, se
non per la carta d'identità... era l'unica cosa bagnata! La tirai
fuori schifato per controllarla, la aprii e tutto era ben nitido, ma
rabbrividii! Tutto combaciava tranne una cosa, il nome. Non c'era
scritto Robert Witman, quel nome era scomparso! Al suo posto ne era
comparso un altro, sconosciuto: Gee Gee Nicotera.
“Ma che cazzo è
successo??”, gridai stupefatto.
Quale oscura magia aveva
fatto il mio piscio!
Girandomi intorno
barcollante per la sbronza iniziai a gridare
“Cos'è, lo scherzo del
dio degli ubriaconi??”
Scoppiai a ridere, nella
mia più totale allucinazione, quando dal nulla una luce bianca
comparve davanti a me, misteriosa ma invitante dal profumo di fiori
che la circondava.
Il primo pensiero che ebbi
fu di essere morto... ma non mi sembrava plausibile, non potevo
morire di certo nel mio piscio... quand'ecco che dalla luce sbucò
una mano sottile e delicata.
In pochi secondi apparve
una figura femminile, alta, snella, dal viso dolcissimo e
rassicurante circondato da lunghi capelli dorati. Rimasi fermo,
ipnotizzato. Sentivo la calma più assoluta nel corpo, i muscoli
erano ora rilassati e il cervello tornato magicamente lucido.
Si avvicinò e mi diede una carezza.
“Dio santo!”, esclamai.
“Esatto, sono io”, rispose, “hai infilato la tua vita in un pozzo di densa pece da cui non puoi più risalire... ora ti darò una seconda possibilità, sarai Gee Gee Nicotera, non più Robert Witman, con questa vita ripartirai da zero!”
“Perché?”, risposi, “perché proprio a me questa possibilità?”
Si avvicinò e mi diede una carezza.
“Dio santo!”, esclamai.
“Esatto, sono io”, rispose, “hai infilato la tua vita in un pozzo di densa pece da cui non puoi più risalire... ora ti darò una seconda possibilità, sarai Gee Gee Nicotera, non più Robert Witman, con questa vita ripartirai da zero!”
“Perché?”, risposi, “perché proprio a me questa possibilità?”
Il suo viso si fece
esitante per qualche secondo.
“Con tutta franchezza, perché ho scommesso un dollaro che qualcosa nella vita avresti combinato, quindi...”
“Ma questo è barare”, rimproverai cercando di trattenere il sorriso.
“Be', chi sono io? Chi può tutto? Io son dio, io posso!”
“Con tutta franchezza, perché ho scommesso un dollaro che qualcosa nella vita avresti combinato, quindi...”
“Ma questo è barare”, rimproverai cercando di trattenere il sorriso.
“Be', chi sono io? Chi può tutto? Io son dio, io posso!”
Ci furono secondi di
silenzio in cui con lo sguardo, quella stupenda donna, mi
rimproverò.
“Comunque, prima di congedarmi però, ti dirò che non avrai più altre possibilità, capito?”
Annuii.
“Ah, prima che mi dimentichi!”
E alzando la delicata mano al cielo, mi tirò un malrovescio che mi staccò la mandibola dal resto del cranio per qualche secondo.
Poi avvicinandosi col suo grazioso viso al mio disse:
“e questo ti serva da lezione, non si mischia mai del buon vino con la birra! Addio, non deludermi!”
Dopodiché scomparve con la luce!!
“Comunque, prima di congedarmi però, ti dirò che non avrai più altre possibilità, capito?”
Annuii.
“Ah, prima che mi dimentichi!”
E alzando la delicata mano al cielo, mi tirò un malrovescio che mi staccò la mandibola dal resto del cranio per qualche secondo.
Poi avvicinandosi col suo grazioso viso al mio disse:
“e questo ti serva da lezione, non si mischia mai del buon vino con la birra! Addio, non deludermi!”
Dopodiché scomparve con la luce!!
Per la prima volta, da
tempo, mi sentii bene, in pace con me stesso! Sarà stata la visione
di Dio... dea... o chi cazzo fosse non so... ma stavo bene!
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