Trasformazione di uno pseudoscrittore (Robert Witman/G.G. Nicotera)

giovedì 2 maggio 2013

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Quella sera avevo bevuto veramente tanto, birra e vino si mischiavano nello stomaco e il mio cervello era tutt'uno con le nuvole del cielo.
Uscii fuori dal circolino barcollando ed entrai in un vicoletto appartato, buio e silenzioso, per fare un goccetto di pipì. Una pisciata infinita!
Rimesso al suo posto dentro le mutande il bigol e tirata su la zip mi girai, ma la sbronza ebbe il sopravvento... BAM! Caddi col culo a terra come una mela marcia cade del ramo. Ironia della sorte, caddi nel mio stesso piscio.
Cazzo”, imprecai.
Cazzo cazzo cazzo!”, continuavo cercando di rialzarmi.
Avevo tutto il culo bagnato!!
Subito cercai nel buio il portafogli che era scivolato fuori dalla tasca nella caduta.
Cristo”, pensai, “per fortuna nessuno mi ha visto”.
Trovato il portafogli controllai subito se c'era tutto e se fosse asciutto. Tutto ok, se non per la carta d'identità... era l'unica cosa bagnata! La tirai fuori schifato per controllarla, la aprii e tutto era ben nitido, ma rabbrividii! Tutto combaciava tranne una cosa, il nome. Non c'era scritto Robert Witman, quel nome era scomparso! Al suo posto ne era comparso un altro, sconosciuto: Gee Gee Nicotera.
Ma che cazzo è successo??”, gridai stupefatto.
Quale oscura magia aveva fatto il mio piscio!
Girandomi intorno barcollante per la sbronza iniziai a gridare
Cos'è, lo scherzo del dio degli ubriaconi??”
Scoppiai a ridere, nella mia più totale allucinazione, quando dal nulla una luce bianca comparve davanti a me, misteriosa ma invitante dal profumo di fiori che la circondava.
Il primo pensiero che ebbi fu di essere morto... ma non mi sembrava plausibile, non potevo morire di certo nel mio piscio... quand'ecco che dalla luce sbucò una mano sottile e delicata.
In pochi secondi apparve una figura femminile, alta, snella, dal viso dolcissimo e rassicurante circondato da lunghi capelli dorati. Rimasi fermo, ipnotizzato. Sentivo la calma più assoluta nel corpo, i muscoli erano ora rilassati e il cervello tornato magicamente lucido.
Si avvicinò e mi diede una carezza.
“Dio santo!”, esclamai.
“Esatto, sono io”, rispose, “hai infilato la tua vita in un pozzo di densa pece da cui non puoi più risalire... ora ti darò una seconda possibilità, sarai Gee Gee Nicotera, non più Robert Witman, con questa vita ripartirai da zero!”
“Perché?”, risposi, “perché proprio a me questa possibilità?”
Il suo viso si fece esitante per qualche secondo.
“Con tutta franchezza, perché ho scommesso un dollaro che qualcosa nella vita avresti combinato, quindi...”
“Ma questo è barare”, rimproverai cercando di trattenere il sorriso.
“Be', chi sono io? Chi può tutto? Io son dio, io posso!”
Ci furono secondi di silenzio in cui con lo sguardo, quella stupenda donna, mi rimproverò.
“Comunque, prima di congedarmi però, ti dirò che non avrai più altre possibilità, capito?”
Annuii.
“Ah, prima che mi dimentichi!”
E alzando la delicata mano al cielo, mi tirò un malrovescio che mi staccò la mandibola dal resto del cranio per qualche secondo.
Poi avvicinandosi col suo grazioso viso al mio disse:
“e questo ti serva da lezione, non si mischia mai del buon vino con la birra! Addio, non deludermi!”
Dopodiché scomparve con la luce!!
Per la prima volta, da tempo, mi sentii bene, in pace con me stesso! Sarà stata la visione di Dio... dea... o chi cazzo fosse non so... ma stavo bene!

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