Jenny ed Io

sabato 18 maggio 2013

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Jenny era sempre sulle sue. Faceva fatica ad aprirsi e ad esprimere i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Ma una sera, sorprendendomi, mi fece una confessione. Dedicò del tempo a me, a noi, confidandosi e fregandosene di quello che potevo pensare o dire. Fui contento della cosa. L’ascoltai con piacere e con attenzione.  
"Sai Bill, è stato un periodo particolare questo. Per me dico. Ormai sono passati mesi da quando mi sono lasciata con Alex e tutto sembrava andare nel verso sbagliato. I ricordi e le notti passate a non dormire. I messaggi, le chiamate e le risposte sperate ma non ricevute. Tutto proseguiva senza una svolta. Andavo avanti col mio silenzio forzato, versando lacrime su lacrime senza freno. Ero innamorata. Ero fiduciosa. Ma poi Bill sai cos’è successo? Ho conosciuto una persona. E per la prima volta dopo tanto tempo, ho sentito che Alex non mi mancava. Ho avvertito il bisogno di sentire e vedere questa persona sempre di più. Mi faceva stare bene. Ed io ero contenta. Spontanea. Mi ero dimenticata di come ci si possa sentire in questi casi. Quando tutto è così normale e naturale. Ma adesso, mio caro Bill, questa persona vuole delle risposte. Vuole stare con me. Ma io ho paura. Non voglio soffrire di nuovo, capisci? Che faccio?? Uff…"
"Jenny.. sono contento che ti sia aperta così con me. Abbiamo sempre parlato te ed io ma..  oggi sento che è cambiato qualcosa. E sono contento di tutto quello che mi hai detto. Perché ho visto nei tuoi occhi qualcosa che non avevo mai visto. Eri serena mentre parlavi di questa persona, e di quello che hai provato nello stare con lui. Ma ho visto anche, come hai detto tu, tanta paura nel percorrere questo… sogno. Sei proprio cresciuta Jenny. Si vede da come ti poni. E sei particolarmente bella quando sorridi. Quei tuoi sorrisi pieni di felicità e dolcezza..  sono unici. Ecco perché sarò sincero con te. Ora ti dico cosa penso. Credo che se ci fosse davvero la possibilità di iniziare qualcosa di nuovo, e tu senti che è così, lo senti perché lo hai percepito, bè.. credo che tu debba farlo! Perché vedi, la paura ti può uccidere. Ma ti può anche far fare grandi cose. E raggiungere grandi risultati. È la paura di scoprire la possibilità di poter star bene di nuovo, che ci blocca e ci lega alle nostre certezze. Certezze che però, vivono attraverso un nostro ricordo. Ma la realtà è, che per aprire una porta bisogna chiuderne un'altra. Col rischio di stare male nuovamente. Di soffrire ancora. Ma pensa se poi, invece, fosse la felicità ad attenderci dall’altra parte.."


                                                         William Turner

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