I suoi sbalzi d'umore erano costanti, divisa tra un marito che non aveva mai amato davvero e un amante a cui aveva dato più di quanto non meritasse.
Solitudine e ipocrisia, questo era sua madre. Piena di giovialità in mezzo alla gente, vittima di un male che la lacerava dentro quando era sola.
Un amante amato in vano. E poi solitudine, solo solitudine.
Aveva ribrezzo per sua madre. Riusciva a comprendere il suo dolore. Eppure la odiava. Nel momento in cui aveva più bisogno di lei si era ritrovata a dover crescere sola e abbandonata.
E poi la picchiava, sua madre. Le diceva che era una puttana. E lei aveva preso tutto molto sul serio.
Era diventata lo sfogo di quel dolore e l'aveva interiorizzato così tanto da non sapere più se lo schifo era dentro di lei o dentro sua madre...
Sydney Carton
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